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BRANO DEDICATO A TUTTI I VIGILI DEL FUOCO DEL MONDO, SPECIALMENTE A QUELLI ITALIANI, SOPRATTUTTO A QUELLI CHE HANNO DATO LA PROPRIA VITA PER SALVARE QUELLA DEGLI ALTRI
(TESTO E MUSICA:STEFANO BOSSA)

Caro padre mi avrai perdonato, mi volevi vedere dottore forse giudice, forse avvocato, magari notaio, o chissà, professore ho deluso le tue aspettative senza farmene troppo un problema e succhiandomi tre o quattro olive ogni volta che saltavo la cena.

Dolce madre anche a te chiedo scusa, se quand’ero soltanto un bambino indossavo la tua rossa magica blusa per andare a salvare un gattino ma quel fuoco che dentro mi bruciava tanto mi guidava senza farsi vedere e’ per questa ragione, malgrado il tuo pianto, che tuo figlio si è fatto pompiere.

Tu fratello più grande e più saggio, non mi hai avuto compagno di giochi mi chiamavi soltanto per farti coraggio coi tuoi amici ch’erano troppo pochi anche la tua carriera è rimasta spiazzata dalla mia strana scelta di vita e da allora, fra noi, non si è rimarginata quella piccola grande ferita.

E tu moglie, compagna mia sola, quante volte ti sarai ritrovata ad attendere che il nodo nella tua gola lo sciogliesse la mia telefonata troppo piccolo è il frutto del nostro amore per comprendere cosa è successo sarai tu a raccontargli, con meno dolore, che l’ho amato con tutto me stesso.

Eravate voi la mia famiglia, ma la vita che avevo era mia per il collo di una bottiglia non potrà passare mai una ferrovia ho sentito da sempre nell’animo che la strada per me era una sola la paura per mano ogni attimo e il sorriso che poi ti consola.

Quanti visi ho incontrato in questi anni, quante storie tremende o banali quante lacrime, gioie ed affanni di uomini e donne per me tutti uguali tutti sempre davvero importanti, niente titoli, nomi o colori i pompieri non vedono fanti, per loro son tutti re e regine di cuori.

Dentro al fuoco o in mezzo alla neve, nell’acqua più gelida o fra le macerie chi il pericolo insieme col vino si beve, puoi scommetterci è sempre un pompiere e quei bimbi rubati da un fragore improvviso che non sono riuscito a salvare me li porto insieme con me in paradiso, lì, sereni, potremo giocare.

Ai compagni che ho tanto amato, voglio dire soltanto una cosa questa vita che iddio ci ha donato è una prova terribile e meravigliosa perchè ognuno di voi è sempre un angelo che la gente ama e vuole vedere

Con la mano sul cuore gridatelo:

“io sono un pompiere…io sono un pompiere…io sono un pompiere”